Nel 1840, a soli 14 anni il giovane Manzetti costruì il suo primo automa. Si trattava di una sorta di robot capace di suonare un flauto traverso di legno. Aveva struttura e dimensioni di un uomo reale ed era realizzato con ferro, acciaio, ottone, legno di noce, caucciù e pelle di camoscio.
L’automa è un concentrato di diverse tecniche costruttive e di funzionamento, che Manzetti ha acquisito e perfezionato nel corso della sua vita. Un’evoluzione continua che ha reso la macchina estremamente complessa da studiare e comprendere, per via delle numerose trasformazioni, a volte radicali.
Caratteristiche e funzionamento
Le varie fasi della "vita" dell'automa